Settembre 2015. L’Associazione Amici di San Restituto ha ospitato all’interno del Santuario di San Restituto l’associazione SO.L.E. Sotto l’Equatore - ONLUS la quale ha illustrato alcuni progetti di cooperazione internazionale in Mozambico, tra cui il “Progetto Hakumana”, indirizzato all’ assistenza di donne inferme e bambini in Mozambico. Sono stati raccolti fondi utilizzati da SO.L.E. per il progetto Hakumana.

Agosto 2016. L’Associazione Amici di San Restituto ha organizzato un incontro in San Restituto il 12 Agosto con i giovani del Sermig sul tema “La paura incombe, parliamone”; immagini e racconti sulle attività dell’Arsenale della Pace in Torino e dei loro progetti in Medio Oriente; supporto alla loro raccolta di fondi per tali progetti.

Settembre 2016. L’Associazione Amici di San Restituto ha organizzato in San Restituto la raccolta fondi per la Caritas nell’ambito della giornata nazionale Caritas per i terremotati del centro Italia.

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La chiesa è dedicata a un Santo avente secondo la tradizione una caratteristica specifica legata all’aiuto contro la paura. Possibilità di avere aiuto per arginare e superare le proprie sofferenze e paure. Paure personali: per sé, per il proprio partner, per i propri figli. E paure collettive:

paura di non trovare lavoro per sé o per i propri figli, paura di perdere il lavoro, di essere aggrediti o derubati, paura di non avere sufficienti risparmi, paura che i propri risparmi diventino fumo,

paura degli immigrati; paura di non riuscire a trovare un modo di vivere dignitoso se immigrati; paura di non essere adeguati alla modernità prepotente, paura della vecchiaia; della solitudine ;paura di non poter essere curati se ammalati;

aggiungiamo le paure meno definite ma non meno opprimenti che i media ci tirano addosso con il terrorismo, i disastri delle banche, la corruzione, gli sprechi eclatanti, la mafia che ora è anche al nord etc

Le paure sono tante, anzi sono forse l’unica merce di cui ce ne abbiamo grande varietà e inesauribile abbondanza. Con la paura troviamo molto spesso l’incertezza e l’insicurezza.

La paura è una sensazione sempre spiacevole e talvolta stressante e dolorosa.

Purtroppo causa spesso ottenebrazione, irragionevolezza, incapacità di valutare persone ed eventi, di reagire in modo appropriato alle difficoltà. Così diventa sorgente di rabbia e la rabbia produce talvolta comportamenti irrazionali, e magari abnormi o inumani.

Un Santo che aiuti contro la paura, che abbia esperienza e strumenti particolari quindi potere per aiutare a superarla è un Santo di cui c’è un grande bisogno.

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Incontro con il Sermig. 12 Agosto 2016.

 

 

Questa Chiesa ,come poche altre, può acquisire il simbolo e ruolo di pacificazione inter-religiosa.

La possibilità di essere simbolo si fonda sulla tragica esperienza delle popolazioni del territorio; anche l’edificio stesso della Chiesa di San Restituto nel 1600 è stato teatro di scontri sanguinosi e ha visto direttamente l’orrore della guerra. Il percorso del “Glorioso rientro “ dei Valdesi, che dall’esilio svizzero nel 1689 ritornarono in armi nelle terre in cui avevano vissuto dal 1300, passò per Sauze di Cesana.

Da quei secoli un messaggio durissimo ed un insegnamento chiaro: la religione può essere usata come pretesto e strumento per sopraffare, dominare, uccidere.

La possibilità per la Chiesa di San Restituto di assumere un ruolo costruttivo ed antitetico verso tali esperienze storiche sta in noi; la nostra Associazione partendo da quei lutti e dolore si prefigge il compito di elaborare in modo collettivo lezioni preziose, cercando ciò che può aiutarci a interpretare analoghe vicende attuali ed a formulare inviti costruttivi di pacificazione tramite la cooperazione inter religiosa.

Nello stesso spirito cercherà modalità per attuare fratellanza ed avvicinamento ai territori e popoli che vivono oggi analoghe tragedie.

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Paolo Nesta Saggio: Valdesi e Cattolici (parte prima)

Paolo Nesta Saggio: Valdesi e Cattolici (parte seconda)

Luca Patria L’Alta Valle della Dora Riparia dal XI al XVII secolo

 

 

L’Associazione Amici di San Restituto nasce come associazione di fatto nel 2014; il 31 Maggio 2015 viene costituita formalmente come Associazione di Volontariato secondo la legge 266/1991.

Scopi e finalità

L’Associazione si propone di conservare e valorizzazione la Chiesa di San Restituto nei suoi aspetti paesaggistici, architettonici, artistici, storico- culturali; di favorire l’espressione completa e vitale della dimensione religiosa, spirituale, comunitaria di questo Luogo della memoria, inteso come una realtà vivente; di ascoltare ed interagire con le istanze del territorio e le voci del mondo.

Per maggiore dettaglio scarica lo Statuto.

Attività

Attività di manutenzione, di pulizia e di restauro, dentro e fuori la Chiesa, affinchè S. Restituto sia conservato al meglio.

Attenzione e supporto alle funzioni di fede e di liturgia organizzate dalla comunità.

Diffusione della conoscenza del luogo, della sua storia millenaria e del suo patrimonio artistico, con preparazione di testi divulgativi e realizzazione di incontri su temi pertinenti, che aiutino a conservare la Memoria e insieme ad aprire al futuro; allestimento di un sito internet e di pagine per i social forum.

Organizzazione di eventi (mostre, concerti, cori, conferenze, rappresentazioni teatrali, iniziative di solidarietà) vicini alla spiritualità religiosa e civile del territorio, anche in collaborazione con le Istituzioni del luogo

Incontri per condividere in spirito fraterno esperienze religiose, spirituali ed umane diverse.

Per maggiore dettaglio scarica lo Statuto

L’ Associazione Amici di San Restituto svolge le proprie attività cercando sinergia con altre Organizzazioni ed Associazioni.

Qualche volta per raggiungere obiettivi particolari comuni; qualche volta semplicemente per appoggiare obiettivi condivisi di altra Organizzazione o Associazione. 

Cosa facciamo

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE AMICI DI SAN RESTITUTO AASR

APPELLO DI DON PAOLO PER LE ADESIONI

Sia pace a San Restituto.

Sia pace a coloro che la amano. Che bello poter adottare, per la chiesa di San Restituto, l’invocazione che per lunghi secoli è fiorita sulla bocca di quanti aspiravano alla città santa Gerusalemme. Non trovo spunto migliore per dire la gioia di un invito di adesione alla Associazione Amici di San Restituto ormai costituita nei suoi aspetti giuridici e organizzativi.

San Restituto prima di essere movimento è realtà viva nei nostri pensieri e nel nostro cuore. Infatti se vive nel cuore e nel pensiero di quanti la amano è salva, cioè esiste. Rievocare il suo stato di salute fisica degli anni Ottanta prima del restauro è straziante eppure è buona premessa a quanto scrivo. Ugualmente ripensare la creta che correva lungo la volta e immaginare cosa sarebbe successo nel caso, percepito ormai imminente, di uno schianto?!

Perché eravamo giunti a quel punto? Era stata abbandonata.

La gente, pur con grande sofferenza, viveva il suo dramma: accusava il contraccolpo dell’incendio del 1962 che aveva portato desolazione e fuga. Quanti, con me, nella comunità condividevano necessità e desiderio di reagire capirono subito, e mai vennero meno, quanto fosse necessario tenere insieme il restauro della chiesa e la ricostruzione del tessuto umano e sociale della comunità. Quel tessuto che nel corso dei secoli l’aveva tenuta viva.

Ecco, in questo contesto è nata l’associazione. Nei miei pensieri c’è la volontà di continuare a dare alla chiesa una garanzia perché resti in primo luogo integra e forte nella sua struttura muraria e palpiti in quegli atti che la qualificano sul piano dello spirito così da giustificare la sua presenza in mezzo a noi. Tanta premura ha trovato risposta generosa tale che, oggi, crediamo di essere in grado di presentarci con le carte in regola per adempiere quel prezioso servizio di tutela. Vogliamo garantirlo attraverso le adesioni di quanti hanno guardato a lei con simpatia e anche con entusiasmo e a quanti ancora si lasceranno attrarre dal suo grande fascino.

Lo statuto della Associazione ha contribuito a allargare di molto la sua attrattiva. Risulta infatti dalle finalità ivi espresse l’inserimento di San Restituto nel “Sistema Museale” che fa capo al Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa. Ha fatto propria inoltre l’assunzione della responsabilità che la fede e la religione in genere assumono nei confronti della società promuovendo una cultura attenta al nuovo umanesimo, così presente in Papa Francesco.

Finalità queste già espresse e vissute nei primi due anni di attività, nel 2015 e 2016.

Mi auguro dunque un buon successo di adesioni alla Associazione.

Don Paolo

 

 

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